lunedì 22 maggio 2017

Alla scoperta delle librerie e dei librai indipendenti d’Italia: la Libreria Paese d’ombre di Gianpiero Carta

© Rebecca Mais
"Una casa senza libreria è una casa senza dignità, — ha qualcosa della locanda, — è come una città senza librai, — un villaggio senza scuole, — una lettera senza ortografia." Edmondo De Amicis
Oggi parliamo di specie in via di estinzione. Di quale animale si tratta? No, no, nessun animale, parliamo di librerie indipendenti italiane!

Sì, è ormai palese che le librerie indipendenti italiane stiano, purtroppo, sparendo, con una velocità incredibile. Le grandi catene e la vendita di libri scontati nei supermercati, ma non solo, hanno debilitato i coraggiosi librai che si battono quotidianamente per portare avanti con passione le loro attività che contribuiscono alla diffusione della cultura in un’Italia che legge sempre meno.

Certo, tutti amiamo entrare nelle mega librerie di qualche nota catena, stipata di libri, ma vogliamo mettere con l’atmosfera delle librerie indipendenti, con un libraio che può darci consigli letterari, che ama parlare con chi varca la soglia della sua casa, con la tranquillità di un luogo in cui rilassarsi e girare indisturbati senza essere sepolti dalla folla?

Con questa mia rubrica voglio riscoprire le librerie indipendenti italiane, quelle che resistono e vanno avanti nonostante tutto e tutti, quelle dei piccoli paesi e delle grandi città.

Per cominciare vi presento la Libreria Paese d’ombre di Gianpiero Carta sita a Villacidro, una cittadina di poco più di quattordicimila abitanti nel Medio Campidano, a sud ovest della Sardegna. La libreria prende il suo nome da “Paese d’ombre” il romanzo dello scrittore Giuseppe Dessì che nel 1972 vinse il Premio Strega e che a Villacidro trascorse gli anni più belli della sua infanzia e adolescenza. 

A due passi dal municipio e dalla chiesa patronale la libreria di Gianpiero si trova in una zona strategica e fermarsi di fronte alla sua sempre aggiornata vetrina è ormai d’obbligo per chi transita di lì. Il passo successivo è entrare, come ho fatto io così tante volte, scoprire un libraio gentile, talvolta sostituito da un altrettanto gentile sorella, ed una miriade di libri tra i quali perdersi, divisi per generi, autori, con una parte dedicata completamente ai piccoli lettori ed un’altra, altrettanto importante, agli autori sardi, con un angolo completamente riservato agli scritti di e su Giuseppe Dessì.

Ma preferisco fermarmi qui e lasciar parlare il nostro impavido libraio indipendente.


© Rebecca Mais
Benvenuto nel mio blog Gianpiero. Quando e per quale motivo hai deciso di intraprendere il mestiere di libraio?

Ciao Rebecca, grazie a Te per avermi ospitato nel Tuo blog. Il “quando” preciso e decisivo della mia scelta è stato una notte di riflessione dopo aver avuto una brevissima esperienza di lavoro da dipendente. Il “quale motivo” personale l’amore per i libri, il loro profumo rilassante e terapeutico nonché l’amore per la conoscenza. Il “quale motivo” economico, la mancanza di una libreria nella mia cittadina.


Parlaci della tua Libreria Paese d’ombre. Come è, fisicamente, e cosa rappresenta per te?

Fisicamente si presenta in due settori/spazi ben distinti; uno dedicato alla narrativa e saggistica ed un altro alla manualistica e testi per ragazzi. Per me rappresenta il mio spazio vitale e sociale, quasi non lo vedo come un lavoro, ma bensì come un luogo di accrescimento spirituale e di conoscenza.


Una zona della tua libreria è dedicata ai lettori più piccoli. Quali sono i titoli da loro preferiti? 

I lettori di più piccoli si appassionano per i libri che permettono loro un’interazione con il racconto stesso o che lascino uno spazio ad un loro intervento nello scorrere degli eventi della narrazione.


C’è un genere più richiesto tra i lettori adulti?

Tra i lettori adulti, che per mia personale esperienza sono prevalentemente donne, non vi è un genere che prevale nettamente sugli altri. Azzarderei saggistica.

© Rebecca Mais
Hai mai pensato ad un franchising per la tua libreria?

Pensato mai, proposto innumerevoli volte e fortunatamente sempre rifiutate. Voglio essere un libraio e non un commesso.


Quale pensi sia il problema principale per le librerie indipendenti? Le persone che non leggono o qualcosa di più profondo?

Penso sia la poco tutela da parte degli editori nei confronti delle librerie indipendenti, non riconoscendo in noi il vero polmone vitale della promozione e diffusione del libro.


Immagino ti arrivino richieste di ogni tipo ma qual è la più assurda che ricordi?

Ormai è una richiesta assurda continua: “quanto è lo sconto”, prima ancora di sapere che libro o scrittore desidera il lettore.


Quanti libri leggi in media in un anno? 

Mediamente circa trenta.
Almeno due/tre al mese credo sia terapeutico.


L’ultimo libro letto?

“Il grande nudo” di Gianni Tetti


Come il diffondersi delle nuove tecnologie ha influenzato il tuo mestiere di libraio?

Le nuove tecnologie quando usate bene sono un vantaggio per tutti. La diffusione della lettura passa anche tramite gli e-book. o altri modi di lettura. Quando uno ama un libro alla fine lo vuole “possedere” materialmente, ossia in formato cartaceo. Non ho mai visto i librai scendere in sciopero contro “nuove forme di lettura”… vedi esempi recenti in altri settori .
© Rebecca Mais
Credo sinceramente che ancora ad oggi la rivoluzione tecnologica più avanzata sia il libro.


Qual è, per te, il cliente ideale?

Quello con cui chiacchierare di libri e scrittori… cioè di noi e di vita.
Non è necessario l’acquisto.


Per quale motivo un lettore dovrebbe preferire una libreria indipendente ad una grande catena?

Le motivazioni sono strettamente personali... ma da Noi un lettore dovrebbe sentirsi più “libero”, e “tutelato” rispetto alle imposizioni del mercato o dettato dagli sconti civetta.

  
Un augurio per il libraio che ti succederà in questa rubrica?

Coraggio, la nostra è una “missione” meravigliosa.


Ti ringrazio Gianpiero e spero che le tue parole contribuiscano a ricordare ai lettori (attuali e futuri) che esistono tante altre librerie come la tua, indipendenti, ricche di libri e di passione di chi come te ci ha creduto e continua a farlo.

Alla prossima libreria italiana indipendente! 

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