giovedì 25 maggio 2017

“Dillo tu a mammà” di Pierpaolo Mandetta: quando le vie dell’amore e della famiglia sono infinite

Dillo tu a mammà, Pierpaolo Mandetta
“Eppure c’era un periodo in cui essere felice sembrava irrilevante, non ti domandavi se lo fossi oppure no. Esistere era una consuetudine meccanica, non ragionavi su come si facesse o sul modo corretto per farlo; esistevi perché respiravi, correvi, mangiavi e queste azioni erano sufficienti. Ripenso all'infanzia in cui non c’erano conti in sospeso con il destino, perché io avevo mamma, e lei contava su papà, che badava a Santina, che si prendeva cura di me.”
Samuele vive a Milano ormai da alcuni anni ma finalmente ha deciso di tornare giù al sud, nel Cilento, per comunicare alla famiglia che si sposa. Con lui Claudia, l’amica milanese, l’unica di cui si fidi realmente, single incallita e prezioso sostegno. Capita però che il padre di lui, durante la festa del paese, annunci che il figlio si sposerà con Claudia e Samuele non sa cosa fare perché lui è omossessuale e vuole sposare il compagno Gilberto. E ora? Come dirlo ai genitori senza creare un putiferio? Forse è meglio tornare a Milano e fare finta di niente?

“Dillo tu a mammà” (Rizzoli, maggio 2017) non è il primo romanzo di Pierpaolo Mandetta ma è senza dubbio il più completo e maturo, quello che in qualche modo racchiude i precedenti e sfocia in riflessioni importanti e nelle quali ogni lettore può ritrovarsi.

Si parla di giovani adulti alle prese con le scelte più importanti della vita, tra lavoro, amori più o meno corrisposti, di sensi di colpa nei confronti delle aspettative dei genitori, che talvolta si mostrano però più flessibili di quanto ci si sarebbe aspettati, dell'ansia di vivere che potrebbe travolgerci e anche di bullismo.

“Lo pensavo per convincermi. Per far coincidere i miei pruriti adolescenziali con le speranze di mamma e papà. Quelle speranze che un figlio non chiede, non ne vede l’esigenza, ma che loro producono ugualmente. Prima per il tuo bene, perché credono che i tuoi desideri siano immaturi o acerbi, e poi, piano piano, per il loro.”

Tutti, chi prima chi dopo, ci scontriamo con scelte difficili che dividono cuore e cervello e a condizionarci è anche la famiglia. Quella di Samuele, del Sud, è tra le più tradizionaliste e abitudinarie e questo complica ancora di più le cose.

“Si sa, nelle case del Sud è quasi una tradizione che le persone si sentano in colpa per questo o per quello. Che si sacrifichino in virtù di un volere più alto, che si pieghino alla famiglia e quasi aspettino la sua morte metaforica per poter fare, un giorno, ciò che davvero sognano e sentono.”
Pierpaolo Mandetta

Ci sono poi i ricordi del passato, la difficoltà di trovarsi in un luogo lontano e diverso da casa, i rimpianti (chi non li ha!) per quell’infanzia ormai trascorsa in cui tutto scorreva con spensieratezza.

“Dillo tu a mammà” colpisce al cuore con forza, commuove, fa riflettere ma fa anche ridere di gusto perché l’ironia non manca di certo al giovane autore cilentano classe 1987 che in questo romanzo racconta una storia che in parte è sua, suoi sono i luoghi descritti, tra boschi, montagne e bianche spiagge e per capirlo è sufficiente aver seguito il suo blog, VagamenteSuscettibile, o la sua pagina Facebook (oltre centomila i followers)  con i racconti delle mille peripezie di ragazzo del sud trasferitosi nella caotica, ma al tempo stesso ricca di opportunità, Milano.

Perché alla fine “Dillo tu a mammà” è un po’ il raggiungimento di un sogno per Pierpaolo Mandetta, è il riconoscimento di una scrittura che è dovuta passare prima tramite diverse autopubblicazioni e tramite il seguitissimo blog.  

“Dillo tu a mammà” è fresco, coinvolgente, si fa divorare in poche ore e ha una copertina davvero bella che non passa certo inosservata.

È uno di quei libri dei quali si sente la mancanza una volta giunti all'ultima pagina perché Pierpaolo è uno di noi e lo sono anche Samuele e Claudia, così preoccupati del futuro, a volte imbranati e insicuri, bramosi di serenità e avversi alle costrizioni ma soprattutto così reali.

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2 commenti:

  1. Ciao! Sembra davvero un romanzo carino, ironico e coinvolgente, ma nello stesso tempo molto profondo e riflessivo. Sicuramente ci farò un pensierino perché mi ha colpito parecchio :)
    Ho appena scoperto il tuo blog, molto carino, e mi sono unita ai lettori fissi. Se ti va di dare un'occhiata al mio angolino, ti lascio il link: https://capitolozeroblog.blogspot.it/
    A presto!

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  2. Ciao! Sono contenta che la mia recensione ti abbia colpito e se ne hai l'occasione leggilo, Pierpaolo Mandetta scrive davvero bene! Grazie per essere diventata mia follower! Anche io lo sono del tuo blog ora, davvero carino! :-) A presto!

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