giovedì 15 giugno 2017

“La ragazza del tram. La mia vita oltre il finestrino” di Roberto Cibin: un colpo di fulmine tra sogno e realtà

La ragazza del tram, Roberto Cibin
“Per un momento che non so quanto duri rimango bloccato, dimenticando di respirare. È a pochi metri da me ma solo ora la noto. La frangia e i capelli lisci scuri le fanno da cornice al viso, che non ha bisogno di un filo di trucco per farsi notare. Anche il giubbino, i jeans e le scarpe nere a stivaletto sono così normali da renderla speciale. Mi ipnotizza nella sua semplicità. Si volta, e i suoi occhi incrociano i miei. Per un istante siamo soli: la folla svanisce, il traffico si ferma, i rumori della città si zittiscono.”
Pubblicato alla fine del 2016 “La ragazza del tram. La mia vita oltre il finestrino” (Undici Edizioni, recentemente 3° classificato al Concorso Nazionale Letterario "Artisti" per Peppino ImpastatoPrima edizione - sezione C - Libro Narrativa Edito) ha fatto discutere tanto. 

Roberto Cibin, l’autore (contabile milanese, calciatore per passione), aveva tappezzato la città di Milano con i suoi volantini alla ricerca di una fantomatica, o almeno così pareva, ragazza incontrata in un tram. Con questi attirò l’attenzione dei media ed ecco quindi che abbiamo sentito Cibin alla radio per ritrovarlo poi persino in televisione.

I più lo hanno giudicato come uno dei soliti interessati al successo, altri l’hanno ammirato per la caparbietà, ma come è andata veramente la storia? Questa ragazza esiste e l’incontro tra i due è avvenuto realmente?

“La ragazza del tram. La mia vita oltre il finestrino” racconta tutto ciò che è accaduto, da prima dell’incontro al dopo, comprese tutte le dinamiche succedutesi per cercare di trovare la ragazza e l’interesse da parte di radio e TV.

Con essi l’ansia di Cibin e la voglia di ritrovare una ragazza vista una sola volta ma rimasta nel suo cuore in maniera indelebile.
Roberto Cibin

“Si dovrebbe sempre procedere con positività, è vero. E infatti, se quella non abitasse in pianta stabile dentro di me, di certo non sarei qui a inseguire quello che sembra sempre più stato un sogno o un’allucinazione.”  

Inizialmente i dubbi sono tanti ma proseguendo con le pagine ci si accorge che non vi è nulla di così irrazionale in tutto questo, se non l’ostinazione, oggi rara, di un ragazzo che vorrebbe solamente conoscere lei e il pentimento di non aver agito prima, frenato dalla timidezza, dall'imbarazzo e dall'incredulità del momento.


E poi vi siete mai chiesti se alla fine lui è riuscito a ritrovare la ragazza del tram? Non sarò di certo io a svelarvelo ma se siete curiosi non vi resta che leggere il libro, una lettura piacevole dal retrogusto dei tempi andati, la dimostrazione che ancora oggi esistono uomini che non si arrendono e che sanno sperare nonostante tutto e tutti.  

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