sabato 3 febbraio 2018

“Il signor Origami” di Jean-Marc Ceci: il senso dell’esistenza tra silenzi e affascinanti figure di carta

Il signor Origami, Jean-Marc Ceci
“Maestro Kurogiku siede. Da un po’ più di un’ora. In posizione zazen. Davanti a lui c’è un foglio di carta, qudrato. Leggermente sgualcito. Posato su un basso tavolo di legno. Ai suoi piedi la gatta Ima fa le fusa.” 
Il Maestro Kurogiku è partito da giovane dal Giappone portando con sé solo tre piantine di kōzo, il gelso della carta. Si è ritrovato nella campagna toscana, lontano da tutti con la sola compagnia della sua gatta Ima. Fino a quando un giorno arriva un ingegnere che desidera conoscere questo eremita che tutti chiamano “signor Origami” e che ha come intento quello di costruire un orologio con tutte le misure del tempo. Scopre così l’arte del washi, la carta giapponese fatta a mano con la quale il Maestro piega gli origami. E il passato torna insistente svelando fatti ormai lontani mai dimenticati.

“Come comprendere dove si va se non si sa da dove si viene. Come comprendere la semplicità del da dove si viene se non si riesce a comprendere la semplicità delle pieghe di un origami.”

“Il signor Origami” (Salani Editore, ottobre 2017, traduzione di Laura De Tomasi) è uno di quei libri da rileggere più volte nel corso della vita, da riprendere di tanto in tanto in mano ricordando il piacere della prima lettura. Il romanzo d’esordio di Jean-Marc Ceci (autore belga classe 1977, grande conoscitore della cultura giapponese, vincitore in Francia del Prix Edmée-de-La Rochefoucauld e in Italia del Premio Murat) è un susseguirsi di silenzi importanti e profondi.

L’aria che si respira è quella dell’oriente più misterioso e zen, e l’insegnamento è quello di non dare
Jean-Marc Ceci
 

nulla per scontato e di concentrare la propria energia verso ciò che può avere un senso per la nostra esistenza.

“A cosa serve avere, se l’essere ci manca.”

Le parole non servono quando vi è un legame spirituale stretto, ed è ciò che accade tra i due protagonisti che condividono momento importanti dai quali colgono una trasformazione inaspettata e visioni fino a quel momento ignorate.

Pagine piacevoli, leggere e al contempo profonde, un tuffo nell'arte della carta giapponese tra antiche credenze e affascinanti origami, un sogno ad occhi aperti al confine tra leggenda e realtà.

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